Rita Ebel è una 62enne che vive ad Hanau, in Germania. Da 25 anni, a causa di un incidente d’auto, si muove su una sedia a rotelle, ma come sappiamo la forza vitale e la fede superano sempre tutte le barriere.
Per far fronte alle difficoltà che lei e molti altri disabili incontrano ogni giorno, Rita ha deciso di adottare una soluzione alternativa, creando rampe per la salita e la discesa interamente costruite con i mattoncini Lego.
Insieme a un collaboratore d’eccezione, suo marito, che non ha mai smesso di sostenerla, la aiuta nella costruzione delle rampe, che richiedono per ognuna centinaia e centinaia di Lego e circa 8 tubetti di colla forte.

In città la chiamano “la nonna dei Lego”, ma il suo progetto è pensato per non fermarsi ad Hanau: le sue rampe fatte di mattoncini colorati sono pensate per essere ordinate e richieste, persino fatte su misura, e ne ha già spedite alcune nelle vicine Austria e Svizzera.
Un gesto doppiamente utile: a livello pratico, in quanto le rampe possono essere facilmente spostate, adattate e gestite in autonomia da chi è in carrozzella o dai gestori dei locali e dei negozi, e a livello simbolico. Allegre e particolari come sono, infatti, si notano immediatamente, gettando una luce sul fenomeno delle barriere architettoniche e degli spostamenti difficili per le sedie a rotelle.

Da tanti anni, ormai, si parla di barriere architettoniche, che dappertutto, si sta cercando di eliminare, perché mettono in difficoltà tutti quelli che, come Rita Ebel, sono costretti a spostarsi su sedie a rotelle.
Ma, la nostra simpatica “Nonna Lego”, (così è stata soprannominata ad Hamau, la città tedesca, dove abita), ha pensato bene di dare una mano anche lei, con la creazione di rampe, interamente costruite con i mattoncini Lego.
Esse si possono, anche, ordinare e richiedere e possono essere costruite, anche su misura.
Sono rampe colorate e leggere che, quindi, possono essere facilmente spostate, anche dagli stessi disabili.
A noi non resta, perciò, che fare i complimenti a nonna Lego e al suo affettuoso marito, che la aiuta, nella realizzazione
di questo Progetto e la sostiene .
Ad entrambi diciamo: “Avanti su, mattoncini in mano, colla forte e…buon lavoro !”