Chiamo così questo pacchetto di considerazioni. Per prima cosa spiego due classi di “elementi” che concorrono a cambiare la continuità delle visioni del mondo da paerte dell’individuo attraverso una relazione interna ed esterna e infine farò un elenco di raccomandazioni formative.
Conto di smuovere così il modo di pensare di qualcuno.
1.le discontinuità
A questa classe appartengono quegli elementi non consciamente prevedibili e che toccano corde emotive. Parlando di attenzione, esiste una attenzione attiva, o meglio attivata, e una empatica di chi è predisposto a percepire fatti che influenzano il suo stato emotivo. Questi fatti portano a cambiare i nostri comportamenti e le visioni del mondo qualora siamo predisposto a questo .Sovente la predisposizione è innescata da elementi di quotidianità mal sopportati, da insoddisfazioni ,dal desiderio di novità ,curiosità….
Ci sono numerose situazioni quali lo stupore, spesso abbinato al caso, come nuova relazione tra soggetto ed esperienza del mondo. Circa lo stupore c’è la necessità di sperimentazione, come per tutti gli elementi di discontinuità. Rimarco come l’abbinamento al caso implichi il considerarlo ,nella sua purezza ,elemento non prevedibile né pilotabile nell’attimo del suo verificarsi.
Nella realtà, proprio con la frase “egli era ancora in grado di stupirsi” si sta ad indicare come esso sia una qualità in quanto può portare a riconsiderare posizioni di pensiero o ad aprirne di nuove. Stesso discorso vale per la meraviglia che ,a pelle, sta ad indicare qualcosa di diverso riscontrabile su uno schema già prefissato e forse tale da modificarlo.
La stessa cosa vale per la commozione che interviene in ambiti in qualche modo attesi. La commozione non è semplicemente causata da qualcosa, ma è un legame emotivo con la causa che l’ha generata.
Di ben diversa caratura è il discorso dell’innamoramento. Esso mette in moto elementi correlati di tipo emotivo, affettivo e fisico, coinvolge la storia emotiva dell’individuo( e ne esalta qualche aspetto trascurato), ribalta i suoi concetti estetici e sicuramente porta ad un cambiamento di visioni.
Contrariamente ad una visione ampia esso porta ad una visione di ambito nella quale però le premesse che portavano alle visioni del mondo vengono asservite e reinterpretate. Gli innamorati possono desiderare di stare in un luogo e accettare rapporti sociali che prima non interessavano, e se in questo vi è convinzione e sincerità ,ecco che allora anche le visioni del mondo cambiano.
Nella visione degli elementi positivi di discontinuità si annovera quindi l’amore nelle sue molteplici sfumature .In senso lato ciò che arriva come “improvviso” (fuori cioè da una definizione di imprevisto che implicherebbe una precedente definizione di contesto ) non-contestualizzabile può innescare un processo di cambiamento di visioni.
Mi sono sempre chiesto se si potesse consciamente voler essere predisposti a queste cose e mi sono risposto positivamente. Significa essere capaci di stupirsi, di meravigliarsi ,di amare .La predisposizione è qualcosa che si può acquisire con una attitudine e una formazione.
Tutto ciò però non può prescindere da una umiltà di base, da una accettazione che significa avere il coraggio di abbandonare la propria isola quel tanto che basta per accorgersi di far parte di un arcipelago bagnato dallo stesso mare di visioni.
Per muoversi dall’isola ci sono vari modi –viene in aiuto la formazione- ma vi è un solo pre-requisito di base ed è la comprensione della necessità di farlo e essere consci che ciò muterà i comportamenti che ne seguiranno.
2.comportamenti
I comportamenti che le metodiche formative e auto-formative possono stimolare nel soggetto sono elencate di seguito in modo non esaustivo. Una visione ampia implica un insieme di questi che diventano un modulo estraniante nel senso che porta l’individuo ad allontanarsi dai suoi schemi per ri-equilibrarsi col mondo .
A scanso di fraintendimenti l’azione dell’uomo attraverso il suo pensiero deve essere completa nel rispetto di ogni meccanismo di pensiero adeguato all’ambito ,integrando questo con quella sensibilità accantonata prima a favore delle più immediate certezze.
La fretta di avere risposte certe sta uccidendo il nostro pensare.
In tempi recenti si parla della logica di operare in aree più ampie ,ma più incerte.
Il proseguire per errori e approssimazioni è molto più umano e naturale di quanto lo sia il cercare poche certezze. Se si aggiunge a questo come nell’uomo l’area oscura(l’abisso ) sia immensa ,si evidenzia ancor di più come sia da arroganti, superbi e presuntuosi pensare in termini di certezze sia oggettive e sia soggettive.
Un naufrago in un mare tempestoso si salva se si fa guidare a terra dalle correnti e non se si oppone alle onde . Conoscere le correnti è conoscere i mare di ognuno di noi.
Quando rileggo ciò che vado suggerendo lo trovo di una logica disarmante e così ovvio da farmi pensare di non essere ancora arrivato a capire tutte le dinamiche del processo che impedisce all’uomo di uscire dalla caverna nella quale si è rifugiato.
La sola spiegazione è che non lo faccia per la paura di incontrare fiere che non sa dominare o con le quali non sa convivere,quindi non lo fa per sentirsi rassicurato da ciò che ha.
Invece la soluzione non è quella di rifugiarsi nell’angolo più buio della caverna ,ma quello di stare all’ingresso ad osservare, capire ,sentire e farsi domande circa le motivazioni di voler uscire. Forse qualcuno che è già uscito racconterà cosa ha visto e quell’uomo dovrà ascoltarlo come spero farete con me .
Questo elenco è solo una traccia, un promemoria ,una voluta ripetizione , uno schema diverso per fissare meglio le idee. Sono cose già dette e non sono certo le parole quelle che possono cambiare un comportamento ,ma sono i processi che dal caos dell’individuo-realtà portano alla esperienza e alla conoscenza e quindi a un pensare più vicino al mondo.
>Prendere in considerazione tutte la variabili esterne partendo da quelle più lontane.>> Visione logica
>Interrogarsi per sapere le proprie reazioni emotive a certi fatti sensibili.>>Conoscersi emotivamente
>Approccio umile con abolizione di preconcetti e automatismi di pensiero.>>Essere ricettivi, ascoltare
>Comprensione dei meccanismi e dei processi .>>Essere analitici di ampie vedute dinamiche
>Sviluppo di un pensiero critico, autonomo.>>Essere indipendenti, contare sulle proprie forze
>Pratica del dubitare delle opinioni predigerite.>> Costruire una propria cultura autonoma
>Avere idee guida solo generali, nessuna proiezione di soluzioni inconsapevoli.>> Capacità di sintesi
>Attenzione alla voce interiore, echi, sensazioni.>>Ascolto interno, credere nella intuizione
>Aumento della sensibilità >> Collegare ogni cosa empaticamente, capacità di commuoversi
>Attenzione a tutti i dettagli ,ma senza soffermarvisi >>Attenzione di insieme
>Ascolto sociale, attenzione ai rapporti ,al rispetto.>> Capacità relazionale ,empatica, etica
>Sviluppo processi alienativi per una visione da fuori. >>Cercare stimoli per ridiscutere tutto, creatività
>Non considerare il tempo come elemento determinante >>No alla fretta, si al maturare degli eventi
>Vedere il mondo come struttura mutevole connessa in ogni parte>>Vivere l’incertezza come spunto del vivere
>Ricordi come esperienza e non come sofferenza>>Vivere la situazione non condizionata dal passato
>Non costruire soluzioni future, ma prepararsi alle situazioni>>No all’ansia, si al realismo
>Essere aperti verso ciò che stride con le nostre idee>>Mente semplice, ricettiva, aperta al dubbio
>Non forzare le idee>>Attendere che emergano dal profondo, aspettare e farne esperienza
>Apprendere dalle differenze e poi cercare le uguaglianze>>Non saltare passaggi nel processo
>Mantenere la varietà nel nostro rapporto col mondo>>Essere curiosi amplia le visioni
>Non fare scelte definitive>>Ogni scelta è la rinuncia ad altre possibilità
>Non escludere gli opposti >>Gli opposti generano tensione relazionale verso il nuovo, includerli