Claudia Barone, Grande piccola donna del nostro tempo. Si, una piccola eroina in mezzo a un mondo che non sa più guardare la realtà con un semplice sorriso.
Nei suoi occhi traspare la semplicità e la forza di chi ancora crede che il bene esiste ed è possibile.

Racconta di se: “Sono laureata in Scienze Politiche, mi sono iscritta all’albo per assistenti sociali. Così mi sono trasferita in Ecuador e mentre studiavo e lavoravo in un centro per bambini recuperati dalla strada ho deciso di creare un laboratorio di falegnameria creativa. Mi mancava troppo il mio…Ho avviato una campagna di crowfounding che è andata bene e abbiamo dato via al progetto. Grazie ad una convenzione con il Ministero, recuperavamo i legni del disboscamento illegale della foresta amazzonica e realizzavamo giocattoli. Da lì è nato tutto: mi sono arrivate proposte di lavoro dall’Italia” – incredibile ma vero – ” sono rientrata a casa, mi ero già cancellata dall’albo degli assistenti sociali e ho deciso di investire seriamente sulla mia passione facendola diventare la mia professione”.
Ma tutto torna, e passa solo se lo fai scorrere via. La memoria, questo il segreto della felicità; cioè il far tesoro dell’immensa bellezza che ci ha circondato e ci circonda. Far rivivere il legno costruendo giochi, non è infatti solo un mestiere, ma un modo per fare riemergere tutto il bene che che l’ha avvolta fin da piccola.
Grazie Claudia